Lo dichiara la consigliera regionale di Fratelli d'Italia, Emanuela Mari, commentando le offese ricevute dalla consigliere di minoranza del Comune di Santa Marinella, Alina Baciu, durante un dibattito consiliare.
«Essere madre - attacca Emanuela Mari - non è un ripiego, né il solo completamento dell’essere donna. È una scelta importante e complessa che comporta l’assunzione di un impegno individuale, umano e sociale che si riflette nell’inserimento nel lavoro, sulla possibilità di fare carriera senza dover scegliere tra il lavoro e i figli, sull’impegno a favore della comunità. Tutte le donne hanno il diritto di partecipare pienamente e in condizioni di parità alla vita politica e pubblica, senza essere censurate o sminuite da pregiudizi antiquati.
Ancora più offensivo - prosegue la consigliera regionale - è il tentativo del Sig. Tidei di rigirare la frittata nascondendosi dietro l'affermazione che il suo tono fosse sarcastico. Il Consigliere Comunale è un pubblico ufficiale che rappresenta i cittadini del Comune in cui è stato eletto. Tra le sue prerogative vi è quella di fare richieste agli uffici per ottenere tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, ritenute utili all'espletamento del proprio mandato. Questo ruolo viene esercitato non certo per “importunare i dipendenti pubblici”, ma per curare l’interesse pubblico connesso al mandato conferito, controllando il comportamento degli organi decisionali del Comune.
A nessuno di noi - afferma l'esponente regionale di Fratelli d'Italia - verrebbe in mente di rivolgersi a Tidei dicendogli di fare il "nonno" anziché il sindaco. Questa semplice riflessione sottolinea quanto sia inaccettabile e discriminatorio limitare le donne a ruoli predefiniti basati su stereotipi di genere.
Rinnovo quindi la mia piena solidarietà alla consigliera comunale Baciu, vittima di questo ingiustificabile attacco sessista. La sua determinazione e il suo impegno nella vita pubblica sono un esempio per tutti noi e meritano il massimo rispetto», conclude Emanuela Mari.
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