"Ho detto a chiare note ad Enel che dopo 70 anni di sfruttamento di un territorio che si è messo a disposizione della nazione per farla crescere, Civitavecchia non può assistere al sacrificio di posti di lavoro sull’altare della transizione energetica". Lo scrive il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Emanuela Mari. 


"Alla responsabilità avuta dalla comunità, che ha ospitato nella sua storia tre centrali termoelettriche e ne continua ad ospitare, chi ha prodotto energia deve rispondere con altrettanta responsabilità, senza scaricare nessuno ed assicurando anzi anche ai lavoratori di Minosse la continuità che hanno il diritto di mantenere. Anche la perdita di un solo posto di lavoro è inaccettabile!".


"Ringrazio la vicepresidente Angelilli e l'assessore Schiboni che hanno convocato il tavolo e che hanno riunito istituzioni, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, imprese e i rappresentanti di Enel ad una riunione dove abbiamo potuto ribadire che ora ci si aspetta comunicazioni ufficiali da parte dell'azienda elettrica sul futuro dei lavoratori di Minosse. Non è più tempo di nascondersi", conclude il consigliere Mari.